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Avviata una collaborazione per sostenere l’ampliamento dell’attività del centro

Un simbolo di condanna alla violenza sulle donne, ma anche la celebrazione e la valorizzazione di compagne di vita e lavoro insostituibili: è il duplice significato della mattonella in mosaico acquistata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Romagna per la sede ravennate dell’associazione, in via Barbiani. Realizzata dalla mosaicista Barbara Liverani, è stata consegnata dalla presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara, e da Gabriella Mazzotti, ideatrice del progettoI fiori di Ravenna - Ravenna città amica delle donne” al presidente Gianluca Guerra, alla vigilia della giornata dell’8 marzo.

 

“Tutti noi, in azienda e in famiglia, viviamo ogni giorno con punti di riferimento femminili indispensabili: abbiamo quindi scelto una data simbolica per avviare una collaborazione che proveremo ad allargare presto anche al territorio riminese - spiega Guerra - l’obiettivo è aumentare la sensibilizzazione su un tema delicatissimo e purtroppo molto attuale, su cui tanto è stato fatto grazie alla dedizione e all’impegno di Linea Rosa, ma su cui tanto ancora resta da fare”.

Attiva dal 1991, Linea Rosa conta quattro case rifugio e dal 2000 un centro antiviolenza: sono oltre le 500 donne che ogni anno denunciano soprusi e maltrattamenti familiari. “Oggi i percorsi delle donne in ospitalità sono più lunghi e spesso superano l’anno, sia per la mancanza di un’indipendenza economica, sia per la gravità delle violenze fisiche e psicologiche subite, al punto che spesso si richiede una dislocazione geografica diversa dalla residenza: noi stessi abbiamo ospitato donne da altre regioni - spiega Bagnara - Iniziative come questa ci permettono di far conoscere di più e meglio le azioni che il centro può mettere in campo, oltre all’esistenza stessa del centro: il presidio territoriale è fondamentale, e da quando abbiamo aperto gli sportelli di Russi e Cervia abbiamo visto aumentare le segnalazioni locali. E l’appoggio e la comprensione anche da parte delle aziende, del datore di lavoro, sono importantissimi per consentire alle vittime di ritornare a una vita normale”.

Finora sono 500 le mattonelle realizzate, di cui 160 affisse a Ravenna e le altre in giro per il mondo grazie al valore artistico dell’oggetto, che lo rende appetibile anche per tanti turisti stranieri: “Sappiamo che tramite a questo canale l’immagine della città è arrivata in Canada, Corea, Spagna - racconta Mazzotti - E l’idea è stata replicata anche in Olanda, con il progetto Women Friendly City”. Presto anche Cervia e Russi, sede degli altri due presidi di Linea Rosa, avranno la propria mattonella personalizzata, in attesa di coinvolgere la città di Rimini con la collaborazione dell’associazione Rompi il Silenzio.